Alberi Miei

Liberamente tratto dal racconto di Jean Giono L’uomo che piantava gli alberi.

Il protagonista, Louis Clément, ci appare mentre sta progettando un nuovo parco per la sua città. E’ in compagnia del suo cane ZuZu a cui vuole molto bene; “è difficile voler bene ad un cane, come ad una pianta” ci dice Louis; “non c’è un premio, tranne il fatto di essere felici”.

Se già è difficile voler bene ad un animale, figurarsi ad una pianta. Da questa premessa parte il racconto di Louis che ci narra il suo incontro con un uomo speciale che per tutta la sua vita non ha fatto altro che piantare alberi. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest’uomo aveva compiuto una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future.

Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione». In questo suo viaggio il protagonista assisterà alla nascita, alla distruzione e alla rinascita di un paesaggio naturale e incontrerà personaggi singolari ed eccentrici con i quali condividerà una semplice avventura: assistere a come il mondo e noi possiamo cambiare, semplicemente volendo bene alla terra, al suolo.

La messinscena prevede l’utilizzo di marionette e ombre che accompagnano la narrazione.

Il racconto si impreziosisce di alcune divagazioni scientifiche che fanno comprendere come gli alberi e in generale, le piante sono l’arma più forte che il pianeta ha per salvarsi.

Alberi, appunto, come amici… miei.



Crediti

Teatro di figura e narrazione  

Testo Annarita Colucci e Valeria D’Angelo

con Dario Carbone, Valeria D’Angelo

Regia Annarita Colucci

Pupazzi Annarita Colucci e Valeria D’Angelo

Consulenza pupazzi Burattini Aldrighi

Scene Illoco Teatro

una produzione Illoco Teatro

Dai 5 anni

Durata 45 minuti circa più eventuale dibattito.