L’anima smarrita è il nuovo progetto di Illoco Teatro in fase di creazione, aperto a ipotesi di coproduzione.
La Storia
L’idea di spettacolo, per un pubblico di adulti e bambini, si ispira al racconto omonimo di Olga Tokarczuk, vincitrice del Nobel per la letteratura nel 2018.
La trama parte dallo spunto surreale per cui un uomo, Jan, un sarto occupato a rincorrere impegni e affanni del quotidiano, smarrisce la sua anima, che ha le sembianze di una bambina. Come un cane abbandonato in autostrada, l’anima vaga in cerca del suo corpo. È così che ha inizio il percorso di attesa e ricostruzione identitaria di Jan, fino al ricongiungimento finale. Lo spettacolo scorre come un album dei ricordi, sotto una luce che sembra ingiallire le pagine di un vecchio quaderno, una luce morbida che si posa sulle cose come polvere, in un tempo tutto interiore, in cui oggetti e persone sembrano fluttuare, smarriti nella solitudine a cui la società iperproduttiva tende a imprigionarci.
La Scenografia
La messinscena prevede l’impiego di tre artisti (due attori e un illustratore), per una narrazione lirica che utilizza le tecniche del teatro di immagine e di figura. La presenza concreta degli attori interagisce con quella effimera e mutevole delle illustrazioni, realizzate e proiettate in tempo reale, attraverso l’utilizzo di una lavagna luminosa (disegno su vetro dal vivo, ma anche scorrimento di oggetti, figure e cartelli). L’impianto scenico prevede una pedana girevole che favorisce il passaggio tra due ambienti distinti: una sartoria e una cameretta dell’infanzia. La narrazione sfrutta i linguaggi del corpo e delle immagini, a favore di una comunicazione senza partitura verbale, ideale per una distribuzione internazionale.
Crediti
Drammaturgia Annarita Colucci
Regia Roberto Andolfi
Con Annarita Colucci e Dario Carbone
Con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese
Con il Supporto PERIFERIE ARTISTICHE Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio